Busto Garolfo è al centro dell’attenzione per il problema dello spaccio che si è diffuso nelle aree agricole e nei boschi circostanti le Cave di Casorezzo. Questa situazione è stata portata alla luce da un servizio di Striscia la Notizia e da Vittorio Brumotti, che hanno denunciato la presenza di un “market della droga a cielo aperto nell’hinterland milanese”. Le Forze dell’Ordine hanno intensificato i controlli dopo un blitz antidroga nella zona boschiva tra Busto Garolfo, Casorezzo e Inveruno a metà febbraio.

Il consiglio comunale di Busto Garolfo ha recentemente affrontato il problema dello spaccio, con interrogazioni e mozioni che chiedevano interventi mirati per contrastare questa attività criminale. L’amministrazione comunale ha assicurato che la Polizia Locale sta lavorando quotidianamente per contrastare lo spaccio e che sono stati adottati diversi interventi per limitare l’accesso dei consumatori alle aree coinvolte.

I dati relativi al fenomeno dello spaccio e ai controlli effettuati mostrano che sono state segnalate diverse violazioni e sequestri di droga, oltre a numerose violazioni al codice della strada. Tuttavia, alcuni membri del consiglio comunale ritengono che non basti arrestare i consumatori e confiscare la droga per risolvere il problema dello spaccio.

L’amministrazione comunale sostiene che l’installazione di telecamere nascoste non è possibile e che strumenti come i portali per la lettura delle targhe sono più efficaci per contrastare il fenomeno. Tuttavia, alcuni consiglieri insistono sulla necessità di adottare misure più incisive per prevenire il crimine e garantire la sicurezza dei cittadini.

La situazione continua a preoccupare i residenti, che chiedono interventi concreti e soluzioni efficaci per porre fine allo spaccio nel territorio. La discussione in consiglio comunale ha evidenziato la necessità di un impegno concreto da parte delle istituzioni per affrontare questo problema e garantire la sicurezza della comunità locale.

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