Il Tribunale di Busto Arsizio ha valutato come rilevanti e non infondate le argomentazioni presentate dal pubblico ministero Nadia Calcaterra riguardo all’incostituzionalità dell’abrogazione del reato di abuso d’ufficio introdotto dalla legge Nordio lo scorso agosto. Questo avvenimento si inserisce nel contesto del processo Piazza Pulita bis, parte dell’inchiesta che ha coinvolto l’ex sindaco di Legnano Gianbattista Fratus, il suo vice Maurizio Cozzi e l’ex assessore Chiara Lazzarini. Dopo essere stati condannati in primo grado e successivamente assolti in Appello, ora sono di fronte al collegio di Busto Arsizio i coindagati dei tre ex amministratori legnanesi.

Per alcuni di loro, l’accusa aveva chiesto la riqualificazione del reato in abuso d’ufficio, basandosi sulle motivazioni della sentenza d’assoluzione della Corte d’Appello di Milano. Tuttavia, data l’abrogazione del reato, le difese avevano chiesto l’assoluzione. Il collegio di Busto Arsizio ha deciso di sospendere il processo per quattro degli imputati e di inviare gli atti alla Corte Costituzionale per una valutazione. Per gli altri imputati, il procedimento è stato separato e assegnato a un altro collegio per questioni di incompatibilità.

La pubblico ministero Calcaterra ha dichiarato che l’abrogazione dell’abuso d’ufficio è anticostituzionale e ora si dovrà attendere il pronunciamento della Corte Costituzionale. L’udienza è stata rinviata al prossimo anno per permettere alla Consulta di esprimersi in merito a questa delicata questione.

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