Il caso di Susanna Zambon, vittima di stalking da parte del suo ex compagno, ha finalmente trovato una conclusione con la condanna dell’uomo a un anno e 8 mesi di reclusione. La storia di Susanna è purtroppo un copione già visto troppe volte, con un partner che non accetta la fine della relazione e inizia a tormentarla e minacciarla.
Il tribunale ha riconosciuto l’uomo colpevole di stalking per i comportamenti persecutori messi in atto dopo la fine della relazione, che hanno reso la vita di Susanna un vero inferno. Non solo la pedinava e la minacciava, ma si recava continuamente presso il suo luogo di lavoro, mettendola in una situazione di costante paura e ansia.
Nonostante il giudice abbia deciso di non procedere per i maltrattamenti familiari durante il periodo in cui i due convivevano, la condanna per stalking è comunque una vittoria per Susanna e per tutte le donne che si trovano in una situazione simile. È importante che casi come questi vengano puniti e che le vittime possano ottenere giustizia e protezione.
Susanna ha dovuto cambiare le sue abitudini e vivere nel terrore per evitare di incontrare il suo ex compagno da sola. Ora, con la condanna dell’uomo, potrà finalmente cercare di riprendere in mano la sua vita e superare il trauma subito. Speriamo che questa sentenza possa essere un deterrente per chiunque pensi di mettere in atto comportamenti persecutori e violenti nei confronti di un partner.