Un terribile omicidio ha scosso la città di Desio, dove il 48enne romeno Iulian Avadani è stato ucciso con diverse coltellate, alcune alla nuca. Il responsabile di questo atroce crimine è risultato essere il 30enne cubano Johnatan Fals Reyes, che aveva affittato una stanza nella casa di Avadani. Secondo la perizia psichiatrica disposta dalla Corte di Assise di Monza, il cubano era parzialmente incapace di intendere e di volere al momento dell’omicidio.
Il movente del litigio che ha portato all’omicidio sembra essere legato all’affitto della stanza, situata in una vecchia casa di corte nel centro di Desio. Avadani, che viveva con la compagna e lavorava come operaio e muratore, sembrava arrotondare il suo reddito con affitti in nero. Reyes, d’altra parte, lavorava nei locali serali e era stato fermato più volte per possesso di armi bianche.
Dopo l’aggressione mortale, Reyes ha cercato di disfarsi degli indumenti sporchi di sangue e dell’arma del delitto in un cassonetto vicino, ma è stato bloccato dai carabinieri. Nonostante le evidenze, l’imputato ha negato di essere l’assassino, sostenendo di non avere debiti per l’affitto.
Il processo si è svolto con la costituzione delle parti civili da parte dei familiari della vittima e si è appreso che Reyes era sotto l’effetto di droghe e in uno stato di agitazione al momento dell’arresto. Si tornerà in aula a metà dicembre per la discussione del processo e la sentenza finale.