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La tragedia che ha colpito Nova Milanese ha scosso profondamente la comunità locale. Giuseppe Caputo, 62 anni, è stato accusato di aver ucciso la cognata Giovanna Chinnici in un momento di violenza estrema. Dopo l’arresto, Caputo è stato trasferito in un reparto psichiatrico per valutazioni specialistiche, dato il grave crollo emotivo che ha subito. L’autopsia sul corpo di Giovanna ha confermato la brutalità dell’omicidio, con segni di violenza estrema, inclusi colpi al cuore che non hanno lasciato scampo alla donna.

La Procura ha convalidato il fermo di Caputo, ma ha rinviato l’interrogatorio in attesa di un miglioramento delle sue condizioni di salute mentale. La comunità è in attesa dei funerali di Giovanna, nell’attesa di fare i propri tributi alla vittima.

Il dramma familiare che ha portato a questo tragico epilogo è stato caratterizzato da tensioni e dissidi tra le famiglie coinvolte. Il figlio dell’indagato ha parlato dei continui litigi e delle provocazioni subite, mentre una sorella della vittima ha denunciato un clima di ostilità che durava da anni. La verità su cosa abbia scatenato la violenza rimane ancora da chiarire, ma la comunità resta sconvolta da questa terribile vicenda.

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