La città di Legnano, diventata tale nel 1924, si distingue per avere due cimiteri: uno monumentale e uno di tipo “parco”. Questa particolarità risale al 1600, quando i defunti venivano sepolti in due “fopponi” vicino alle chiese di San Magno e Santa Maria delle Grazie. Tuttavia, le nuove leggi emanate da Giuseppe II imposero di seppellire i morti al di fuori dell’abitato, dando così origine ai cosiddetti “Campi Santi”.

Dopo vari tentativi, nel 1808 fu finalmente eretto il nuovo cimitero, progettato dall’architetto Broggia e realizzato dal capomastro Agostino Bonecchi. Nel corso dei decenni successivi, il cimitero venne ampliato e arricchito di lapidi a ricordo, accogliendo le spoglie di migliaia di persone.

Gianni Pedrotti, appassionato ricercatore e storico legnanese, ha approfondito la storia dei cimiteri di Legnano attraverso mostre e pubblicazioni. La sua ricerca ha permesso di scoprire dettagli interessanti sulla nascita e l’evoluzione di questi luoghi simbolo della memoria e del rispetto per i defunti.

Nella foto che accompagna l’articolo, si può ammirare il muro di cinta affrescato del vecchio cimitero, a testimonianza di una storia ricca di tradizioni e di trasformazioni nel tempo.

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