Dall’omicidio al risveglio della coscienza: la storia di Andrea Volpe, ex membro delle Bestie di Satana, è un racconto di trasformazione e ricerca di pace tra le ombre del passato. A soli sei anni fa, Volpe progettava di far uccidere senza pietà il figlio di un magistrato, ma oggi si definisce un uomo diverso, cambiato dall’amore e dalla sofferenza.

In un’intervista a “Repubblica” e nel suo recente libro, Volpe parla del suo risveglio della coscienza e della scoperta dell’affettività, alimentata dall’amore per il marito malato di AIDS. Questo dolore ha cambiato il suo rapporto con la vita e la famiglia, che sente di perdere.

Volpe ammette senza mezzi termini di avere avuto un istinto omicida, anche se afferma che non avrebbe mai ucciso un familiare. Il confine invalicabile rappresentato dalla famiglia è per lui fonte di forza e fragilità. Conosciuto anche come seduttore e manipolatore, Volpe ha fatto innamorare diverse giovani, come Elisabetta Ballarin, che ha pagato un prezzo altissimo con una condanna a ventitré anni.

La morte della sua ex fidanzata Mariangela Pezzotta nel 2004 è stata un punto di svolta per Volpe, che ammette di pensarci ogni giorno. Nonostante ciò, nel 2018, mentre era in carcere, Volpe ha proposto di far uccidere il figlio di un magistrato, un presidente di tribunale e un’educatrice. Solo in seguito, afferma di aver scoperto “l’amore che redime”.

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