Le autorità della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Varese hanno portato avanti un’importante operazione di sequestro preventivo di un opificio a Samarate, dove cittadini cinesi svolgevano attività di confezionamento e produzione di capi d’abbigliamento di note griffe. Questi capi, realizzati a soli 8 euro l’uno, venivano rivenduti al dettaglio a 400 euro, in totale spregio delle norme igienico-sanitarie e di sicurezza sul lavoro.
Durante l’operazione, sono stati identificati cittadini cinesi presenti nel capannone e nei dormitori, tra cui lavoratori “in nero”, minorenni alloggiati e soggetti sprovvisti di regolare permesso di soggiorno. Dopo lo sgombero dei locali, i minori sono stati affidati ai servizi sociali del comune di Samarate.
Successivamente, sono stati effettuati controlli per verificare le autorizzazioni necessarie per svolgere in sicurezza l’attività d’impresa. È emerso che la società non aveva alcun titolo abilitativo e autorizzativo, e che le condizioni igienico-sanitarie erano del tutto inadeguate.
Il titolare della società è stato denunciato per caporalato, sfruttamento di manodopera clandestina e violazioni in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro. Anche il proprietario del capannone è stato denunciato per abusivismo edilizio.
La Guardia di Finanza continua a combattere la criminalità economica e finanziaria, con particolare attenzione alle frodi fiscali e al caporalato, al fine di tutelare i diritti dei lavoratori e garantire il corretto funzionamento del mercato.