Licia Ronzulli, vice presidente del Senato, è stata ascoltata in merito all’inchiesta sul “dossieraggio” a Milano. La senatrice azzurra è stata chiamata a testimoniare nell’ambito del fascicolo sul presunto giro di informazioni prelevate dalle banche dati strategiche, che ha portato all’arresto di Enrico Pazzali, presidente della Fondazione Fiera Milano. Pazzali si è autosospeso dall’incarico dopo aver ricevuto l’informazione di garanzia.
Ronzulli ha dichiarato di non aver mai richiesto alcun dossier e i magistrati hanno preso atto di questa sua affermazione. Secondo la senatrice, quanto emerso nell’inchiesta è un “verminaio inqualificabile” e ha sottolineato la necessità di intervenire dal punto di vista legislativo.
Il nome di Licia Ronzulli è emerso in una intercettazione, mentre Pazzali e il suo “investigatore”, l’ex poliziotto Carmine Gallo, discutevano di una sua conoscente. Ronzulli ha chiesto di essere ascoltata dagli inquirenti, considerandosi parte lesa e riservandosi di agire legalmente.
La presenza della vice presidente del Senato in questa vicenda ha destato scalpore, ma Ronzulli ha ribadito la sua estraneità ai fatti contestati. Resta ora da vedere quali saranno gli sviluppi futuri di questa delicata vicenda giudiziaria.