Omicidio Sebastiano, i due baby pusher

Monza, 6 novembre 2024 – Si è concluso il quinto processo per i due baby killer del pusher delle case popolari, i quali attendono liberi la sentenza definitiva dopo aver affrontato un susseguirsi di condanne e processi. A soli 14 e 15 anni, il 30 novembre 2020, la coppia di ragazzini ha compiuto un gesto atroce infliggendo più di 30 coltellate a Cristian Sebastiano, 42 anni, davanti alla sua abitazione popolare a Monza, rapinandolo anche di una dose di cocaina.

Nel primo processo con il rito abbreviato, il Tribunale per i minori di Milano li aveva condannati a 14 anni e 4 mesi di reclusione, pena confermata successivamente anche dalla Corte di Appello di Milano. La difesa degli imputati aveva sollevato la questione della presunta infermità mentale dei minorenni, dovuta alle difficili condizioni di crescita personale e all’abuso di sostanze stupefacenti sin dall’adolescenza. Tuttavia, nonostante le conclusioni del perito psichiatrico che aveva evidenziato una capacità di intendere e volere notevolmente ridotta, la condanna è stata confermata.

I legali dei minorenni, Maurizio Bono e Renata D’Amico, hanno quindi presentato ricorso alla Corte di Cassazione, che ha annullato la sentenza e ha ordinato un secondo processo di appello, dove i due imputati sono stati nuovamente condannati. Nessun “sconto” per l’infermità mentale parziale è stato concesso, né la possibilità di svolgere lavori socialmente utili per estinguere i reati commessi, come richiesto dalla difesa.

I due ragazzi sono stati rilasciati in attesa della sentenza definitiva, e torneranno in carcere solo una volta emessa la sentenza. I loro avvocati hanno deciso di presentare un nuovo ricorso alla Corte di Cassazione, e il processo si terrà a dicembre.

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