Il caso Adriatici ha subito un nuovo colpo di scena con il pubblico ministero Roberto Valli che ha deciso di rinunciare al fascicolo dopo che il giudice Valentina Nevoso ha cambiato l’accusa da eccesso colposo di legittima difesa a omicidio volontario. Questa scelta ha portato la Procura di Pavia ad affidare l’indagine direttamente al procuratore capo Fabio Napoleone.

Insieme a Napoleone, il procuratore aggiunto Stefano Civardi supporterà l’accusa nel processo contro Massimo Adriatici, l’ex assessore leghista alla sicurezza di Voghera, che ha sparato un colpo e ferito mortalmente Youns El Boussettaoui la sera del 20 luglio 2021. Secondo la giudice, Adriatici avrebbe potuto evitare la situazione di pericolo allontanandosi e mettendo fine al confronto, quindi l’ipotesi difensiva della reazione a un’improvvisa minaccia non sarebbe credibile.

Il cambio di imputazione da eccesso colposo di legittima difesa a omicidio volontario è stato un passo cruciale nel processo. Il pm Valli aveva inizialmente puntato a una condanna per eccesso di legittima difesa con una richiesta di pena a 3 anni e 6 mesi, ma ora la Procura si trova a dover sostenere un’accusa ben più grave.

La decisione di Valli di ritirarsi potrebbe indicare un cambio di strategia da parte della Procura, ora orientata a sostenere l’accusa di omicidio volontario. La Procura ha annunciato che il procuratore capo Napoleone, insieme al procuratore aggiunto Civardi, si occuperà del caso. Questo nuovo sviluppo potrebbe portare a una svolta nel processo e a una maggiore attenzione sulla vicenda di Adriatici e della vittima El Boussettaoui.

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