Il leader di un’organizzazione criminale, di nazionalità marocchina, è stato scoperto dalla Polizia di Stato di Varese per aver intestato beni e proprietà ai suoi congiunti mentre percepivano sussidi statali. Il sequestro patrimoniale, emesso dal Tribunale di Milano, ha riguardato beni del valore di un milione di euro, intestati all’uomo residente nell’hinterland di Busto Arsizio.
Le indagini hanno rivelato che il capo della rete di spaccio operava in collaborazione con alcuni familiari, i quali risultavano proprietari di beni di lusso nonostante non avessero redditi leciti. Mogli, figliastri, sorelle e suocere erano formalmente intestatari di immobili, veicoli e polizze assicurative utilizzate dall’organizzazione criminale.
Oltre alle attività illegali, la famiglia percepiva benefici INPS come il reddito di cittadinanza, utilizzando tali sussidi per mantenere il loro stile di vita lussuoso. Durante l’operazione, sono stati scoperti due cittadini marocchini irregolari ospitati in una delle case sequestrate, i quali sono stati immediatamente espulsi dal Prefetto di Varese. La posizione della sorella del capo dell’organizzazione, sospettata di aver offerto alloggio ai due irregolari, è attualmente al vaglio degli inquirenti.