Il caso di Massimo Adriatici, l’ex assessore leghista del Comune di Voghera accusato di aver ucciso Youns El Boussettaoui con un colpo di pistola, ha subito un nuovo sviluppo. La giudice del tribunale di Pavia ha modificato il capo d’imputazione da eccesso colposo di legittima difesa a omicidio doloso, e il pubblico ministero originale ha espresso la volontà di non occuparsi del nuovo fascicolo.
Ora sarà il procuratore della Repubblica di Pavia, insieme al procuratore aggiunto, a gestire il nuovo procedimento. Il pm dovrà riscrivere il capo d’imputazione e potrebbe chiedere il rinvio a giudizio, mentre la difesa dovrà valutare le mosse successive. Inoltre, la Procura potrebbe aprire nuovi filoni d’inchiesta, come suggerito dalla giudice Nevoso.
I legali di parte civile chiederanno un’attenzione particolare al munizionamento utilizzato da Adriatici, sostenendo che gli accertamenti svolti fino ad ora non sono convincenti. Il reato di omicidio prevede una pena minima di 21 anni, ma potrebbe essere ridotta in caso di attenuanti.
Il caso di Massimo Adriatici si riapre quindi con nuove prospettive e interrogativi, e sarà interessante vedere come si evolverà la situazione nei prossimi mesi.