Un terremoto ha scosso la scuola di Brescia dopo l’arresto di un professore di Religione per pedopornografia. I colleghi del docente sono rimasti scioccati e increduli di fronte alle accuse pesanti che lo riguardano. Sembra che la vittima sia una ragazzina sedicenne in condizioni di fragilità, la cui famiglia ha scoperto immagini e messaggi inequivocabili sul cellulare della figlia, scambiati con il professore.

L’inchiesta è stata condotta con il massimo riserbo e rapidità, portando al sequestro del tablet, del computer e del telefono del docente. Una prima ispezione ha permesso di trovare materiale pedopornografico, che ha portato all’arresto in flagranza del professionista. Dopo un interrogatorio davanti al gip, il professore è stato posto ai domiciliari.

Gli accertamenti continuano per capire la natura esatta della relazione tra il professore e l’allieva, e se ci siano altri casi simili nel passato dell’uomo. La procura ha già disposto una consulenza su tutti i suoi apparecchi informatici per avere risposte.

Questa vicenda ha sconvolto la comunità scolastica di Brescia, che ora si interroga su come sia possibile che una figura di riferimento per i giovani possa essere coinvolta in una simile situazione. È importante che si faccia luce su questa vicenda per garantire la sicurezza e il benessere dei ragazzi che frequentano la scuola.

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