La Procura Europea ha emesso 47 provvedimenti restrittivi nei confronti di indagati responsabili di associazione per delinquere finalizzata all’evasione dell’IVA intracomunitaria nel commercio di prodotti informatici e al riciclaggio dei relativi profitti. Tra gli indagati figurano anche esponenti della criminalità organizzata di stampo mafioso e camorristico. Le misure cautelari riguardano reati fallimentari e sono state emesse anche per 7 indagati per i quali è stato emesso il Mandato di Arresto Europeo.
Le indagini sono state avviate dai Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria di Varese e Milano, nonché dalla Polizia di Stato di Palermo e SISCO. Sono attualmente in corso oltre 160 perquisizioni in diverse Province italiane, nonché in Paesi dell’Unione Europea e extra-UE.
La frode carosello all’IVA intracomunitaria nel settore del commercio di prodotti elettronici/informatici ha coinvolto diversi Paesi europei e numerose società estere. Il danno per l’Unione Europea è stimato in 1,3 miliardi di euro nel quadriennio 2020-2023. Si tratta di un schema fraudolento che permette di vendere beni a prezzi concorrenziali sul mercato nazionale, evitando di versare l’IVA all’Erario e riciclando i profitti illeciti attraverso società fittizie.
Le attività investigative sono ancora in corso e coinvolgono un vasto numero di persone fisiche e società. Si tratta di un’operazione di grande portata che mira a contrastare le frodi carosello e a individuare i responsabili di questo grave reato che danneggia l’economia europea.