VARESE – Ieri è scattato un falso allarme bomba all’Università dell’Insubria, con la minaccia di un presunto attentato in risposta alla mancanza di considerazione per il genocidio in corso a Gaza. Il messaggio, scritto in lingua araba, ha provocato il panico tra gli studenti e ha portato all’intervento della Digos per individuare l’autore del gesto.
Il testo della minaccia annunciava l’intenzione di far esplodere un ordigno il 15 novembre nella sede dell’università, come atto di protesta per l’indifferenza verso la situazione in Palestina. Fortunatamente, i controlli effettuati all’interno dell’ateneo hanno escluso la presenza di esplosivi o di persone intenzionate a compiere un attentato.
La Polizia di Stato ha avviato un’indagine per risalire all’autore della minaccia, che sarà denunciato per procurato allarme una volta individuato. L’episodio ha evidenziato la necessità di vigilare attentamente su eventuali segnali di pericolo e di garantire la sicurezza all’interno degli istituti universitari.
La comunità accademica dell’Insubria ha vissuto momenti di tensione, ma ora è fondamentale tornare alla normalità e continuare le attività didattiche e di ricerca con serenità. La collaborazione tra le autorità e l’università è stata fondamentale per gestire la situazione in modo tempestivo ed efficace.