Il 17 novembre 1944 è una data triste che segna il martirio dei sette partigiani della Malga Lunga sul monte di Sovere. Questi combattenti facevano parte della formazione ‘Tredici Martiri di Lovere’ e persero la vita durante un intenso scontro con le forze nazifasciste. Dopo la resa, i nazifascisti tradirono la promessa di risparmio di vita e uccisero brutalmente due partigiani feriti. Gli altri furono condannati a morte e fucilati, compreso il loro comandante, il tenente Giorgio Paglia.
Nonostante la tragedia, la memoria di questi eroi non è mai stata dimenticata. La Malga Lunga è ora un rifugio-museo della Resistenza gestito da Anpi Bergamo, dove le nuove generazioni possono apprendere la storia dell’antifascismo e i sacrifici dei partigiani che hanno lottato per la democrazia. È importante ricordare il coraggio e la determinazione di coloro che hanno sacrificato la propria vita per la libertà e la dignità, come sottolineato da Piero Calamandrei nella Costituente del ’46.
La memoria dei partigiani caduti sul monte di Sovere ci ricorda l’importanza di preservare la storia e di onorare il sacrificio di coloro che hanno lottato per un’Italia migliore. Sono storie come queste che ci insegnano il valore della libertà e ci spingono a difendere i principi democratici per cui hanno combattuto.