Il terribile omicidio di Anila Ruci, avvenuto il 19 aprile 2023 a Scaldasole, continua a tenere banco durante il processo a carico di Osman Bylyku. Secondo l’accusa, sostenuta dall’avvocato Stefano De Felice, potrebbe esserci un dubbio sulla capacità di intendere e volere dell’imputato.

Durante l’ultima udienza, tenutasi martedì scorso, l’avvocato De Felice ha ottenuto una perizia sulla capacità di Osman, richiesta dal medico legale dottor Massimo Sher di Milano. Questa perizia potrebbe essere determinante per l’esito del processo, in programma per il 29 novembre 2024.

Nel corso dell’udienza sono stati ascoltati diversi testimoni, tra cui una psicologa che ha descritto la personalità di Bylyku. La sua capacità di intendere e volere potrebbe essere cruciale per l’esito del processo: se risulta incapace, potrebbe non essere condannato.

I dettagli dell’accaduto sono agghiaccianti: Osman, ferito, si era trascinato per il paese fino ad arrivare in un bar chiedendo aiuto. Successivamente, davanti alla casa in cui viveva con Anila Ruci, è stato ritrovato il corpo senza vita della donna. Il medico legale ha stabilito che era deceduta circa 13/14 ore prima del ritrovamento.

Gli accertamenti del Ris hanno escluso l’ipotesi di un’altra persona all’interno della casa al momento dell’omicidio. Resta ora da capire se la perizia sulla capacità di Osman Bylyku potrà influenzare l’esito del processo e la sua eventuale condanna.

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