La situazione descritta dal Questore Carlo Mazza è davvero preoccupante. La chiusura temporanea di quattro esercizi pubblici in cui si giocava con le macchinette è un segnale chiaro di illegalità e abuso da parte dei gestori di tali attività.
Le indagini condotte dalla Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Varese hanno portato alla luce pratiche illecite che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini e alimentano un giro di denaro illegale. L’utilizzo improprio dei dispositivi POS da parte dei gestori delle sale VLT ha permesso ai giocatori di continuare a scommettere anche quando non avevano più denaro contante a disposizione. Questo ha consentito agli esercenti di incassare ingenti somme di denaro in maniera illegale, mettendo a repentaglio la trasparenza e la legalità del settore del gioco d’azzardo.
Le cifre che emergono dalle indagini della Guardia di Finanza sono sconcertanti: movimentazioni illecite che vanno da un milione a 2,5 milioni di euro prelevati dai giocatori attraverso i POS messi a disposizione illegalmente dai gestori delle sale VLT. Si tratta di un fenomeno grave che richiede un intervento immediato da parte delle autorità competenti per porre fine a queste pratiche illegali e tutelare la legalità e la sicurezza dei cittadini.
Il ministro Adolfo Urso è stato chiamato in causa dall’Unione per affrontare questa situazione gravissima e garantire che simili episodi non si ripetano in futuro. È necessario agire con determinazione e fermezza per contrastare il dilagare di pratiche illegali nel settore del gioco d’azzardo e proteggere i cittadini da eventuali abusi e truffe.
La chiusura temporanea degli esercizi pubblici coinvolti è solo un primo passo: è fondamentale adottare misure concrete e efficaci per contrastare l’illegalità e garantire la legalità e la trasparenza in un settore così delicato e controverso come quello del gioco d’azzardo. Soltanto un intervento deciso e coordinato delle autorità competenti potrà porre fine a queste pratiche illegali e tutelare i diritti e la sicurezza dei cittadini.