Alessandro Impagnatiello è stato condannato all’ergastolo con tre mesi di isolamento diurno per l’omicidio della fidanzata Giulia Tramontano. Il Tribunale di Milano ha emesso questa sentenza per il brutale omicidio della giovane donna incinta di sette mesi del loro primo figlio avvenuto a Senago nel maggio 2023. Le accuse nei confronti di Impagnatiello erano per omicidio volontario pluriaggravato, interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere con l’aggravante della premeditazione, della crudeltà e del rapporto di convivenza. Non è stata concessa alcuna attenuante per l’accusato.
La Corte d’Assise di Milano ha inoltre applicato altri 7 anni di condanna per l’interruzione di gravidanza procurata e l’occultamento di cadavere. Durante la lettura della sentenza, Impagnatiello è rimasto in silenzio, mentre i familiari di Giulia si sono abbracciati, visibilmente commossi.
La sorella di Giulia ha dichiarato ai giornalisti fuori dall’aula che la sua sorella era una persona rara, sensibile e discreta, che entrava nella vita degli altri con rispetto. Ha espresso il dolore per la violenza subita da Giulia, descrivendola come una preda per il leone in un mondo così violento.
La condanna di Impagnatiello rappresenta una piccola giustizia per la famiglia di Giulia, che dovrà ora cercare di elaborare il dolore e la perdita di una persona così speciale. La memoria di Giulia Tramontano resterà viva nei cuori di coloro che l’hanno conosciuta e amata.
Home Cronaca Nera Giustizia per Giulia: Milano condanna Impagnatiello per omicidio e occultamento di cadavere