Le parole di Umberto Eco su social media e imbecilli che hanno il diritto di parola sono più attuali che mai. Recentemente, un episodio accaduto a Usmate ha dimostrato quanto sia facile scatenare una caccia all’uomo sui social network. Il direttore di un giornale locale è stato preso di mira per una battuta fatta in una rubrica satirica, e le accuse piovute su di lui sono state davvero pesanti: sessista, femminicida, violentatore. Tutto questo solo per aver dato dell’epiteto “frignona” al sindaco/a del paese. Eppure, se si fossero presi la briga di leggere meglio, avrebbero visto che lo stesso epiteto era stato usato anche per un uomo, senza alcuna reazione.

È evidente che in questo caso manca sia la comprensione della satira, sia la capacità di leggere e interpretare correttamente un testo. Forse è proprio come diceva la mia insegnante di latino al liceo, “Castiga ridendo mores”, ovvero la satira corregge i costumi. Ma in un’epoca in cui le polemiche sui social network si accendono in un attimo, sembra che la lezione di Eco sia più che mai attuale. Forse è davvero il caso di chiedersi se, in fin dei conti, il grande scrittore non avesse ragione.

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