Le proteste contro Pedemontana continuano a farsi sentire, con luci, fischietti, bandiere e slogan che animano le manifestazioni dei comitati. Venerdì sera, sul ponte della Valassina a Desio, è stata la volta di un presidio che ha visto la partecipazione di molte persone nonostante il freddo. I manifestanti hanno ribadito il loro netto rifiuto nei confronti dell’autostrada, sottolineando i rischi legati all’incremento del traffico e alla cementificazione del territorio.

I membri del Coordinamento No Pedemontana e del Comitato per la difesa del territorio hanno espresso la loro preoccupazione per i possibili impatti negativi dell’opera, evidenziando i problemi di consenso, finanziari, viabilistici, ecologici e di vivibilità che essa potrebbe comportare. Secondo loro, Pedemontana rappresenta un fallimento su tutti questi fronti, con un costo di 4 miliardi di soldi pubblici che potrebbero essere destinati a priorità più urgenti come la sanità, la scuola e il trasporto pubblico.

Il prossimo appuntamento è fissato per domenica 1 dicembre al Bosco delle Querce di Seveso, dove sarà organizzata una passeggiata guidata per sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza di proteggere questo luogo simbolico. I comitati invitano tutti coloro che condividono le loro preoccupazioni a partecipare e a unirsi alla lotta contro Pedemontana.

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