Il Tribunale del Riesame di Monza ha deciso di annullare per la seconda volta il sequestro della documentazione societaria di Davide Erba, editore de Il Cittadino, indagato per bancarotta fraudolenta e indebita compensazione di crediti di imposta. Questa decisione arriva dopo che il Tribunale aveva già respinto il primo sequestro di documenti, pc e telefoni cellulari dell’imprenditore 44enne di Biassono, attualmente residente a Dubai. Nonostante la Procura abbia deciso di ricorrere in Cassazione, i giudici hanno annullato nuovamente il sequestro, sostenendo che non ci sono elementi sufficienti per indagare per bancarotta fraudolenta.

Tuttavia, i magistrati hanno aggiunto l’ipotesi di reato di indebita compensazione di crediti di imposta, facendo riferimento a debiti tributari compensati con crediti certificati, come ad esempio i costi di formazione per un numero di dipendenti superiore a quello dichiarato all’Agenzia delle Entrate. Secondo la Procura, la mancanza di documentazione su questi crediti potrebbe indicare un’omissione dolosa nel versamento delle imposte, a sostegno dell’ipotesi di bancarotta fraudolenta.

Nonostante queste accuse, il Tribunale del Riesame ha respinto il sequestro della documentazione e si attende ancora la motivazione di questa decisione. Al momento, resta solo il ricorso presentato dal difensore di Erba riguardo alla documentazione sequestrata nelle società romane coinvolte nella certificazione dei crediti in compensazione, che verrà discusso oggi.

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