La città di Desio si è ritrovata venerdì scorso in un clima di protesta e opposizione alla costruzione della nuova autostrada Pedemontana. I manifestanti si sono riuniti in un sit-in sul cavalcavia di via Tagliabue per sensibilizzare la cittadinanza e contrastare il progetto che coinvolgerà diversi Comuni della Brianza.

Il Comitato No Pedemontana ha espresso le proprie preoccupazioni riguardo alle conseguenze che l’opera avrà sul territorio, sull’ambiente, sulla salute e sulla spesa pubblica. Secondo Davide Biggi, i lavori non sono ancora cominciati nonostante le promesse dei vertici di Pedemontana, e il progetto presentato alla Banca Europea degli investimenti potrebbe non essere finanziato a causa delle variazioni apportate.

L’impatto della Pedemontana sul territorio sarà notevole, con la costruzione di uno svincolo monumentale che causerà un aumento del traffico e la chiusura di alcune uscite della Valassina. Inoltre, la distruzione di un milione di metri quadri di zone verdi preoccupa i membri del Comitato No Pedemontana, che intendono informare e sensibilizzare la cittadinanza su questo tema.

Isotta Como di Suolo Libero mette in evidenza le ripercussioni che l’opera avrà sulla dorsale verde Nord Milano e sul parco Grubria di Desio, che verrà in gran parte distrutto per fare spazio alla Pedemontana. La città sarà circondata da quattro autostrade, con la Pedemontana che diventerà una presenza invadente nella vita quotidiana dei cittadini.

La lotta contro la costruzione della nuova autostrada continua, con i cittadini di Desio determinati a difendere il proprio territorio e a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle conseguenze di questo progetto.

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