La Corte d’assise d’appello ha confermato la condanna a 23 anni per l’artigiano maestro d’ascia di Cittiglio, Evaristo Scalco, responsabile della morte del 41enne peruviano Javier Alfredo Miranda Romero, avvenuta nel centro storico di Genova la notte dell’1 novembre 2022. La vittima stava festeggiando con un amico la nascita del figlio quando si trovavano sotto la finestra dell’artigiano. Scalco, infastidito dal rumore e dal presunto gesto di urinare sul muro, li aveva insultati e cercato di cacciarli.
La situazione era degenerata quando i due amici avevano risposto agli insulti e uno di loro aveva mostrato il dito medio. A quel punto, Scalco aveva preso l’arco e scagliato la freccia che ha colpito Romero. Nonostante il ferimento, l’artigiano non ha prestato soccorso alla vittima per undici lunghi minuti, né ha chiamato i soccorsi, mentre altri presenti avrebbero potuto farlo.
La morte di Javier Alfredo Miranda Romero è stata una tragedia evitabile, causata da un impeto di rabbia e mancanza di controllo da parte dell’artigiano. La conferma della condanna a 23 anni è una giusta sentenza che punisce un gesto grave e irresponsabile, che ha privato una famiglia di un padre e un marito. La giustizia è stata fatta, ma resta il rammarico per una vita persa in modo così tragico e assurdo.