Il caso di Jordan Jeffrey Baby, noto trapper trovato morto nella sua cella del carcere di Pavia lo scorso marzo, ha subito una svolta inaspettata. Il suo compagno di cella è stato rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale, nonostante la procura avesse chiesto l’archiviazione del caso.
Secondo quanto denunciato da Jordan, l’abuso sarebbe avvenuto durante la notte, quando il compagno di cella gli avrebbe somministrato una dose di quetiapina per poi abusare di lui. Il trapper si sarebbe svegliato durante l’abuso e avrebbe immediatamente chiesto aiuto.
Jordan Jeffrey Baby, già condannato per rapina aggravata dall’odio razziale, aveva un passato turbolento. La sua convivenza in cella con un altro trapper era stata difficile, culminando in una condanna per maltrattamenti.
La morte di Jordan, apparentemente un suicidio, è ancora oggetto di indagini. La sua famiglia e il suo legale continuano a cercare giustizia, sia per la sua morte che per la denuncia di violenza sessuale.
Mentre il processo per l’accusa di violenza sessuale va avanti, resta ancora aperto il capitolo delle indagini sulla morte di Jordan Jeffrey Baby.