Enzo Misiano è stato accusato di essere l’uomo che avrebbe dovuto garantire il patto tra l’esponente della ‘ndrangheta lonatese Emanuele De Castro e il sindaco di Ferno Filippo Gesualdi. Secondo l’accusa, Gesualdi avrebbe accettato la promessa di procurarsi voti in cambio di denaro o altre utilità, configurando così il reato di scambio elettorale politico-mafioso.
Durante l’udienza odierna è emerso che De Castro e Misiano cercavano terreni da trasformare in parcheggi intorno all’aeroporto di Malpensa, con l’intento di condizionare l’iter per aprirli. Misiano avrebbe agito da intermediario tra De Castro e Gesualdi, cercando di facilitare le procedure urbanistiche per aprire i parcheggi.
La frase “prima ha chiesto lui e adesso chiediamo noi”, pronunciata da De Castro in riferimento a Gesualdi, è stata evidenziata come prova dell’accordo tra le parti. Misiano continuava a rassicurare De Castro sul fatto che Gesualdi avrebbe rinnovato la convenzione col Comune, suggerendo soluzioni facili per avviare i lavori.
Nella prossima udienza, gli avvocati degli imputati avranno l’opportunità di controesaminare i testimoni, mentre è prevista la testimonianza di Emanuele De Castro per il 9 luglio. De Castro, già collaboratore di giustizia nel processo Krimisa, potrebbe confermare l’esistenza dell’accordo tra la ‘ndrangheta e il sindaco Gesualdi.