Una coppia di origine nordafricana residente a Varese si è trovata al centro di una vicenda giudiziaria a causa di un equivoco che ha portato alla presunta accusa di abbandono di minore nei confronti della moglie. Tutto è iniziato con una lite tra marito e moglie, che ha portato la donna a non comunicare al coniuge che avrebbe dovuto svolgere il turno di notte al lavoro, lo stesso turno che avrebbe dovuto svolgere lui. Questo ha portato i figli minorenni della coppia a rimanere a casa da soli, finché l’incomprensione non è venuta a galla e i carabinieri sono stati chiamati per intervenire.

Secondo la difesa della donna, si è trattato semplicemente di un grosso equivoco causato dalla mancanza di comunicazione tra marito e moglie, che in quel periodo non andavano d’accordo. Il marito credeva che la moglie fosse a casa mentre lei pensava che i figli fossero sotto la supervisione del nipote. Tuttavia, il messaggio inviato al nipote per chiedergli di vigilare sui minori era stato visualizzato in ritardo, causando panico al marito che ha contattato immediatamente le forze dell’ordine.

La difesa ha sostenuto che non vi era alcun intento doloso nel comportamento della donna e ha chiesto l’assoluzione, sottolineando che il fatto non costituisce un reato. Ora spetta al giudice decidere se accogliere o meno le richieste delle parti, ponendo fine a una vicenda che ha visto coinvolti due genitori che, nonostante la lite, hanno dimostrato preoccupazione per il benessere dei propri figli.

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