Un giovane detenuto di 19 anni è morto in ospedale dopo aver tentato di togliersi la vita nel carcere di Torre del Gallo a Pavia. Questa tragedia porta il numero dei suicidi nelle carceri italiane a 50 dall’inizio dell’anno, mentre è il dodicesimo caso a Torre del Gallo dal 2021.

Il ragazzo, di origini egiziane, si è impiccato nella sua cella nella sezione degli isolati della prigione. Trovato in condizioni critiche dai poliziotti penitenziari durante il controllo, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Matteo, dove ha lottato tra la vita e la morte per diversi giorni prima di morire.

L’episodio ha scatenato un’indagine interna per capire le circostanze che hanno portato alla tragedia. Si è scoperto che il giovane aveva manifestato segni di disagio psicologico, ma non è chiaro se stesse ricevendo le cure terapeutiche necessarie.

La carenza di agenti di polizia penitenziaria rimane un problema critico, con Americo Fimiani della Fp Cgil che denuncia la mancanza di 66 agenti a Torre del Gallo. Anche Michele De Nunzio della Uilpa critica l’arrivo previsto di soli 87 nuovi agenti, ritenendoli insufficienti a colmare le lacune attuali.

L’associazione Antigone ha denunciato condizioni igienico-sanitarie precarie e un sovraffollamento drammatico nel carcere di Pavia, che attualmente ospita 680 detenuti contro una capienza regolamentare di 515. La morte del giovane detenuto riaccende il dibattito sull’emergenza suicidi nelle carceri italiane, sottolineando la necessità di interventi urgenti per migliorare le condizioni di vita dei detenuti e il funzionamento del sistema carcerario nel suo complesso.

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