Uno dei due carabinieri arrestati sabato ha offerto la sua versione dei fatti al pubblico ministero, spiegando di aver difeso un collega aggredito nel bosco. La Procura di Varese ha emesso il provvedimento a carico dei due militari dopo che un uomo di origini straniere è stato trovato gravemente ferito da arma da taglio all’addome. Il ferito è tuttora in ospedale in prognosi riservata. Le indagini hanno raccolto elementi decisivi che hanno portato al fermo dei due carabinieri. L’avvocato di uno dei militari ha dichiarato che la difesa del collega è avvenuta durante una presunta colluttazione nel bosco. L’udienza di martedì vedrà i due militari presentarsi di fronte al giudice per le indagini preliminari. La dinamica esatta dei fatti è ancora da chiarire, ma si sa che sono stati effettuati sequestri di materiale, tra cui l’arma utilizzata durante l’aggressione. L’avvocato ha sottolineato che l’attività del suo assistito non era preordinata o intenzionata a uccidere, ma solo a difendere il collega. Il fermo dei due carabinieri non è avvenuto in flagranza di reato, ma dopo circa 15 ore dai fatti avvenuti nei boschi di Fondocampagna.

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