Il caso dell’inchiesta “cavalli di razza” ha visto alcuni sviluppi significativi con il recente verdetto del Giudice per le indagini preliminari di Milano. L’ex assessore ai Lavori pubblici di Lomazzo, Nicola Fusaro, insieme al coimputato Francesco Crusco, sono stati entrambi “prosciolti” con il “non luogo a procedere”. Tuttavia, non tutti i coinvolti hanno avuto la stessa sorte.

Cesare Previsano, funzionario di banca e ex assessore a Lomazzo, è stato condannato a cinque anni e quattro mesi di carcere per associazione a delinquere di stampo mafioso. Questa non è la prima volta che Previsano si trova coinvolto in vicende giudiziarie, avendo già scontato condanne per bancarotta in passato. Il giudice ha inoltre ordinato il rinvio a giudizio per altri 17 imputati, i quali dovranno comparire davanti al Tribunale di Como l’anno prossimo, in primavera.

I reati contestati sono molteplici e tutti di grave entità, spaziando dall’estorsione con metodo mafioso alla bancarotta, e dalle lesioni alle minacce. Questo caso conferma ancora una volta la presenza e l’azione della ‘ndrangheta nella zona di Fino Mornasco, Cadorago e la Bassa Comasca, mettendo in luce la necessità di combattere con determinazione la criminalità organizzata in tutte le sue forme.

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