La strage commessa il 13 luglio 1914 ha segnato la storia di Simone Pianetti, un uomo nato a Camerata Cornello nel 1858 e misteriosamente scomparso dopo aver ucciso sette persone in tre ore. La sua fuga in Sudamerica è avvolta dal mistero, con avvistamenti in Venezuela, Grecia e negli Stati Uniti. La sua storia non è solo quella di un assassino fuggito, ma anche quella di un uomo disperato che si ribellò all’ordine costituito, vendicando la povera gente. Da “Belva umana” a simbolo di giustizia popolare, la figura di Pianetti è stata oggetto di miti e leggende, trasformandosi in un’icona. La sua vicenda ha ispirato libri, serie tv e adesivi in tutto il mondo, diventando un simbolo di ribellione e vendetta contro le ingiustizie. La sua sorte rimane avvolta dal mistero, con ipotesi di suicidio, fuga all’estero e ritorno in Italia, alimentando il mito di un uomo che ha segnato la storia della Val Brembana.