Un giovane di 21 anni e una donna di 68 anni, conosciuta come una prostituta storica, si sono trovati coinvolti in un episodio che ha portato ad un’accusa di estorsione. Tutto è iniziato con un annuncio online a cui il ragazzo ha risposto mentre si trovava in Bergamasca per un lavoro. Dopo aver concordato il prezzo e l’appuntamento, i due si sono incontrati. Durante il rapporto sessuale, la donna avrebbe chiesto al ragazzo i soldi pattuiti, ma secondo la denuncia, avrebbe continuato a minacciarlo e a chiedere più soldi.
Il giovane si è sentito minacciato quando la donna ha puntato uno spillo contro il suo petto e ha deciso di scappare chiamando i carabinieri. Alla perquisizione della casa della donna, sono stati trovati i soldi e lo spillo, che sono stati sequestrati. Dopo la denuncia, alla donna è stato revocato l’affidamento in prova ai servizi sociali, che aveva ottenuto per un’altra accusa di estorsione ai clienti. La donna è finita in carcere, ma è stata successivamente rilasciata su decisione del difensore.
Il giudice ha poi deciso di non procedere con il processo nei confronti della donna, sostenendo che la minaccia con lo spillo non avrebbe potuto influenzare un ragazzo di 21 anni che avrebbe potuto sopraffare fisicamente una donna di 68 anni. Un episodio che si è concluso con un non luogo a procedere e con la restituzione dei soldi al giovane.