La triste storia di un imprenditore milanese che ha perso tutto

“Amici, amici e poi ti rubano la bici”, recita un vecchio detto. Ma per un imprenditore di Milano di 50 anni, il suo amico non gli ha rubato la bicicletta, bensì la cassa del suo ristorante contenente più di 400mila euro. Questa è la triste fine di un uomo che ora vive sotto i portici di via Muzio Scevola, vicino alla stazione Lambrate. Una vita intera dedicata a investire nella propria attività, andata in fumo in un istante quando ha scoperto che il suo socio, un “amico fidato”, è fuggito con i risparmi della loro società. Ora, il 50enne si ritrova senza un tetto sotto cui dormire.

Nato a Sesto San Giovanni, la maggior parte della sua famiglia non sa cosa gli sia successo: “Ho una figlia che vive negli Stati Uniti e non sa che da un anno sono diventato un clochard. Mi vergogno”. Dopo aver perso la casa a Monza a causa dei debiti, l’uomo si è ritrovato per strada, senza una prospettiva di futuro. Nonostante abbia cercato di trovare lavoro, la sfortuna sembra perseguitarlo.

Ancora incredulo per il tradimento del suo ex amico, l’uomo si aggrappa a una flebile speranza di poter risollevarsi: “Non voglio arrendermi. Posso rialzarmi e forse, questa volta, avere un letto vero”. La vita da clochard non è facile, ma grazie alle associazioni che offrono sostegno, come il Progetto Arca e i City Angels, l’uomo trova un minimo di conforto.

Questa storia è un monito su quanto sia importante scegliere con cura le persone a cui ci affidiamo e su come la fiducia possa essere tradita in modo crudele. Speriamo che la giustizia possa fare il suo corso e che l’uomo possa finalmente ottenere un po’ di giustizia per tutto ciò che ha perso.

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