Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha firmato un’ordinanza per la prevenzione e il controllo della Peste Suina Africana (PSA), una malattia virale che colpisce i suini e i cinghiali. Sebbene attualmente la Lombardia non abbia registrato casi diretti di PSA, l’attenzione nella provincia di Pavia è alta, poiché è il territorio più vicino alle aree infette del Piemonte. La zona di restrizione è stata ampliata, includendo porzioni dell’Oltrepò pavese, a causa della vicinanza degli ultimi casi positivi di cinghiali in Piemonte.
Anche se la provincia di Pavia non è un territorio suinicolo, è importante adottare tutte le misure necessarie per ridurre al minimo il rischio di diffusione della malattia nella pianura padana lombarda, dove sono allevati circa 5 milioni di suini. Il patrimonio suinicolo della Lombardia pesa per più del 50% sull’intero comparto nazionale e in caso di diffusione della PSA, la zootecnia della regione sarebbe a rischio con un danno economico stimato in circa 60 milioni di euro al mese.
L’ordinanza firmata dal presidente Fontana recepisce le indicazioni contenute nelle recenti normative europee e nell’ordinanza emessa dal Commissario Straordinario alla PSA Vincenzo Caputo. L’ordinanza contiene nuove disposizioni che regolamentano non solo la sorveglianza sanitaria attiva e passiva ma anche le attività umane all’aperto, compresa la gestione faunistico venatoria.
Nei Comuni in provincia di Pavia dell’Oltrepò interessate dall’ordinanza verranno rafforzate e ampliate una serie di attività di controllo della popolazione di cinghiali, tra cui il potenziamento della ricerca attiva delle carcasse di cinghiale attraverso ditte specializzate e personale della protezione civile, per favorire i test su positività da PSA prima dello smaltimento. Inoltre, ci saranno potenziamenti delle attività di controllo faunistico del cinghiale che avverrà attraverso abbattimenti selettivi e con l’utilizzo di gabbie di cattura, coordinate dalla Polizia provinciale di Pavia, con il divieto di movimentazione delle carni al di fuori della zona e quello di autoconsumo.
Le azioni finalizzate agli abbattimenti avverranno anche in azioni notturne e da veicolo almeno tre volte a settimana, avvalendosi di figure professionali del settore. Queste azioni potenziano quanto fatto finora da Regione Lombardia attraverso diversi provvedimenti, tra i quali gli incentivi per la riduzione della densità di cinghiali e la recente delibera che mette a disposizione 2,2 milioni di euro per finanziare recinzioni per gli allevamenti suini lombardi come opera di prevenzione.