Il processo contro Alessandro Limido, leader dei Do.Ra, gruppo nazifascista del Varesotto, si è aperto oggi in Tribunale a Varese. L’accusa è di diffamazione aggravata nei confronti dell’inviato di Repubblica, Paolo Berizzi. Berizzi si è costituito parte civile insieme alla Federazione nazionale stampa italiana. Prima dell’udienza, Limido ha accusato il giornalista di diffondere solo falsità.

I fatti risalgono al 2022, quando i Do.Ra inscenarono un processo pubblico ad Azzate rivolto al cartonato di Berizzi. L’udienza è stata rinviata al 4 novembre per permettere l’ammissione delle parti civili. Berizzi ha commentato: “Mi sorprende che un gruppo che inneggia a Hitler e che è sotto indagine dal 2017 sia ancora libero. Chiedo spiegazioni alle istituzioni e alla politica”.

Durante l’udienza, era presente anche la presidente dell’Anpi provinciale, Ester De Tomasi, che ha ricordato le vittime del nazismo e del fascismo, incluso suo padre deportato a Mauthausen. De Tomasi ha dichiarato che è inammissibile che nel 2024 ci siano ancora persone che inneggiano a Hitler e al periodo buio della storia.

Il “processo di piazza” contro Berizzi è un segno della lotta contro il nazifascismo e la diffamazione. La società civile e le istituzioni devono agire per condannare questi atti e assicurare la giustizia per le vittime del passato.

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