Ryan Wesley Routh, un uomo di 58 anni sospettato di aver attentato alla vita del candidato presidente in Florida, è stato molto attivo sui social. Incitava Biden e voleva comprare missili da sparare nel Mar Nero per “finire Putin”.

Routh, originario del North Carolina e trasferitosi alle Hawaii nel 2018, è stato descritto come un uomo onesto e lavoratore. Nonostante la sua lunga fedina penale, che include reati come il possesso di droga e la guida senza patente, sembra che la sua famiglia non abbia mai sospettato delle sue intenzioni.

Appassionato di politica e sostenitore dei candidati democratici, Routh ha pubblicato diversi post sui social in cui esprimeva la sua preoccupazione per la democrazia e criticava Donald Trump. Dopo il tentato assassinio dell’ex presidente a Butler, Pennsylvania, ha invitato Biden a visitare le vittime e ha espresso il desiderio di combattere nelle prime linee in Ucraina.

La sua ultima dichiarazione sui social, in cui chiedeva informazioni su come acquistare un missile per attaccare la residenza di Putin nel Mar Nero, ha destato preoccupazione e ha portato alla sua identificazione come sospettato dell’attentato in Florida.

La storia di Ryan Wesley Routh dimostra quanto i social possano essere un mezzo per esprimere opinioni estreme e pericolose, che possono avere conseguenze drammatiche nella realtà. La sua vicenda è un monito sull’importanza di monitorare e contrastare discorsi violenti e radicali online.

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