La situazione dei 160 alunni orfani della loro scuola al Qt8, dove è crollato il soffitto a causa delle piogge, continua a destare preoccupazione. Dopo essere stati trasferiti alla scuola Cadorna a San Siro, ora si è aggiunta una nuova polemica riguardo al servizio navetta. Alcune famiglie hanno scoperto, a pochi giorni dall’inizio delle lezioni, di non poter più usufruire del servizio poiché vivono al di fuori del bacino. Questa decisione ha generato malcontento tra i genitori, che denunciano la mancanza di preavviso e chiedono spiegazioni sul cambiamento delle regole.

Secondo le famiglie coinvolte, escludere chi vive fuori dal bacino è una scelta miope e infondata, considerando che si tratta di un’emergenza legata al crollo del soffitto della scuola Martin Luther King. La presenza della navetta avrebbe contribuito a mitigare il disagio causato dalla situazione e avrebbe garantito un minimo di normalità per i bambini coinvolti. La preside della scuola Cadorna, Anna Borando, ha assicurato che si sta lavorando con il Comune per trovare una soluzione che possa venire incontro alle esigenze delle famiglie colpite.

Nel frattempo, i lavori di sistemazione della scuola King non sono ancora iniziati, nonostante fossero previsti per luglio. Le linee guida del Piano di Diritto allo Studio stabiliscono che il servizio di trasporto per gli alunni coinvolti in situazioni di emergenza non può protrarsi per più di due anni scolastici. Si spera quindi che si trovi al più presto una soluzione che garantisca a tutti i bambini un accesso equo all’istruzione, indipendentemente dalla loro residenza.

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