Una manifestazione per dire basta all’escalation di violenza contro il personale sanitario

L’escalation di violenza contro il personale sanitario sta diventando sempre più preoccupante. L’ultimo episodio si è verificato ieri a Melito, in provincia di Napoli, dove due medici in servizio in guardia medica sono stati aggrediti da tre donne e due uomini perché si sarebbero rifiutati di effettuare una visita domiciliare a un loro parente. Questo episodio ha portato a una crescente preoccupazione tra i sanitari pavesi, con ben 50 operatori che hanno chiesto il trasferimento per paura di essere aggrediti durante il turno di lavoro.

Nell’arco di un solo anno sono state denunciate quasi 300 aggressioni dagli operatori del territorio pavese. Le minacce verbali sono diventate all’ordine del giorno e spesso non vengono neppure denunciate. È ancora vivo nella memoria di tutti l’episodio della distruzione del pronto soccorso di Vigevano da parte di un paziente.

A gennaio, a conclusione dei lavori negli ospedali di Voghera e Vigevano, sono tornati operativi i posti di polizia e anche al policlinico San Matteo è presente la polizia di Stato dalle 8 alle 20. Tuttavia, secondo quanto dichiarato da Andrea Galeppi della Uil, molti pazienti arrivano pretendendo di decidere quali esami sottoporsi, i medici di base sono spesso assenti, la rete territoriale non funziona come dovrebbe e gli operatori del pronto soccorso sono troppo pochi per occuparsi di tutti i pazienti che accedono.

In questo contesto di stress e sovraccarico di lavoro, è assolutamente inaccettabile che il personale sanitario debba anche subire violenze e aggressioni da parte dei pazienti. È fondamentale che venga garantita la sicurezza e il rispetto per chi tutti i giorni si impegna per salvare vite umane. La manifestazione organizzata per dire basta a questa violenza è solo il primo passo verso un cambiamento reale e urgente.

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