Sotto il cavalcavia Renato Serra a Milano si nasconde una realtà triste e sconosciuta, dove diverse persone trovano rifugio ogni notte su materassi improvvisati. Ognuno di loro ha una storia diversa, ma tutte parlano di disagio abitativo, economico, fisico e psichiatrico. Questi “letti” sono organizzati in modo precario, alcuni dotati di scendiletto e secchi per le funzioni fisiologiche. Tuttavia, in mezzo a tutto questo, si possono trovare segni di religiosità e abiti puliti stesi ad asciugare, che denotano un senso di ordine e dignità.

Ma non tutti i rifugi sono così organizzati e puliti. Alcuni sono trasandati, disordinati e sporchi, riflettendo perfettamente il disagio di chi li occupa. Questi bivacchi sono circondati dalle feci e dall’odore di urine dei loro “ospiti”, testimoniando una situazione di disagio ancora peggiore.

In entrambi i casi, il quadro è chiaro: queste persone sono “dimenticate” e affrontano sfide straordinarie ogni giorno. Il disagio abitativo non dovrebbe esistere nella nostra società, ma la situazione di questi “senza voce” rimane nascosta, quasi ci fosse vergogna a portarla all’attenzione dell’opinione pubblica.

Dobbiamo cercare soluzioni per garantire a tutti un luogo sicuro e dignitoso dove vivere. Ogni persona ha una storia da raccontare e merita di essere ascoltata. Insieme, possiamo lavorare per porre fine a questa ingiustizia e creare una comunità in cui tutti abbiano un tetto sopra la testa, un luogo che chiamino casa. Solo così potremo costruire un futuro migliore per tutti.

La Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s, con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano, si unisce all’appello per porre fine al disagio abitativo e per garantire a tutti un luogo sicuro e dignitoso dove vivere.

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