Quattro persone legate alla società Elekta spa, attiva nel settore delle forniture di apparecchiature mediche, sono state arrestate con l’accusa di associazione per delinquere e turbativa d’asta per un valore di 27 milioni di euro. Oltre a loro, altre 22 persone sono indagate per lo stesso reato. Elekta stessa è stata coinvolta nella vicenda, essendo stata iscritta ai sensi della legge 231 sulla responsabilità amministrativa delle società per reati commessi dai propri dirigenti. L’operazione investigativa denominata “Gare d’assalto” è stata condotta dal Nucleo Tributario della Guardia di Finanza di Milano, su coordinamento del procuratore aggiunto Giulia Perotti e del pm Giovanni Polizzi.

I quattro arrestati, tra cui due procuratori di Elekta, si trovano attualmente ai domiciliari. Tra le 22 persone sotto indagine a Milano figurano anche dirigenti di diversi ospedali italiani. Il procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, ha reso noto che sono coinvolte strutture importanti come l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e il San Matteo di Pavia. Il reato ipotizzato è quello di turbativa d’asta, legato a 10 gare d’appalto del valore di una trentina di milioni di euro.

L’operazione ha coinvolto anche la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori e diversi enti sanitari, dove sono stati sequestrati documenti utili alle indagini. Gli arresti e i sequestri sono avvenuti in varie regioni italiane, tra cui la Lombardia, la Liguria, l’Emilia-Romagna, l’Abruzzo, la Toscana, la Puglia e le Marche. Le indagini sono ancora in corso, coinvolgendo diverse province e Reparti del Corpo della Guardia di Finanza.

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