Le castagne sono da secoli un alimento tradizionale dell’Autunno. Già nel I secolo d.C. venivano utilizzate per produrre farina e alimenti destinati all’alimentazione dei suini. Oggi, passeggiare nei boschi accesi dal foliage diventa un’attività che non solo fa bene allo spirito e alla salute, ma permette anche di soddisfare la propria golosità con le caldarroste, le gustose castagne arrostite sul fuoco.

Per trovare castagne bisogna esplorare le aree boschive dell’Alto Milanese, come i parchi del Roccolo, dei Mulini, Alto Milanese e del Ticino. Parlando con le persone del luogo si può scoprire dove raccoglierle. Ma attenzione, bisogna prestare attenzione alle regole del bosco: abbigliamento adeguato, protezione dalle zecche e conservare le castagne in un cestino di vimini o in un sacco di liuta.

La storia del castagno è scritta tra le pagine dell’archeologia: introdotto nel I secolo d.C., ha sostituito la quercia nella Pianura Padana grazie agli interventi dell’uomo. Oggi, però, il castagno è minacciato dal disboscamento, dall’abbandono delle campagne e da un parassita proveniente dalla Cina. Nonostante ciò, la produzione di castagne sembra essere in crescita, anche se rallentata dalla siccità che ha colpito la Lombardia e il Nord Italia nel 2022.

Le castagne sono ancora le protagoniste delle sagre e delle feste autunnali organizzate in tutto l’Alto Milanese e nel nord ovest della regione, portando avanti una tradizione millenaria che unisce natura e cultura.

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