Sessanta giorni per ripulire l’area. È il tempo concesso ai proprietari della Curt del Veranett a Verano Brianza per liberare dai rifiuti l’antica corte di via Cavour. L’edificio e le sue pertinenze erano stati posti sotto sequestro dagli agenti della polizia locale insieme ai colleghi della polizia provinciale di Monza lo scorso 16 settembre. Le forze dell’ordine, dopo aver ricevuto segnalazioni da alcuni privati cittadini, avevano effettuato un sopralluogo all’interno dell’area di oltre 2000 metri quadrati nel centro di Verano Brianza. Nel cortile e nel giardino della corte erano stati trovati cumuli di immondizia di ogni genere, compresi macerie e metalli ferrosi. L’intera corte era stata posta sotto sequestro penale e sigilli erano stati apposti sui punti di accesso, attirando l’attenzione degli abitanti della zona.

Verano Brianza, dopo il sequestro c’è l’ultimatum per il Veranett: l’ordinanza del sindaco

La scorsa settimana il sindaco di Verano Brianza, Samuele Consonni, ha firmato l’ordinanza per il ripristino dello stato dei luoghi, che è stato descritto come “un deposito a tempo indeterminato di rifiuti di varia natura, anche pericolosi”. La corte, che in passato era di proprietà dell’ingegner Elia Tagliabue, era stata venduta dopo la sua scomparsa nel 2013. Gli eredi avevano ceduto il complesso a una società di costruzione con sede a Sesto San Giovanni, attualmente proprietaria dell’area e che l’avrebbe utilizzata per lo stoccaggio di rifiuti e macerie provenienti da altri cantieri.

“I proprietari dovranno presentare un piano per il corretto smaltimento dei materiali”, ha sottolineato il comandante della polizia locale Ciro Scognamiglio. “Se la proprietà non rispetterà le norme, il Comune presenterà denuncia all’autorità giudiziaria”. Oltre allo smaltimento o al recupero di tutti i rifiuti, il privato dovrà ripristinare lo stato dei luoghi e garantire le condizioni di sicurezza sanitaria ed ambientale del sito. “Gli agenti hanno trovato di tutto nell’area: vecchi frigoriferi, lavatrici rotte, pezzi di cartongesso e sacchi neri di cui non si conosce il contenuto”, ha aggiunto il sindaco Samuele Consonni. “La corte era diventata un deposito a cielo aperto”.

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La corte si trova in pieno centro, a pochi metri dall’ingresso della scuola materna parrocchiale Regina Margherita. Se la proprietà non rispetterà quanto prescritto dall’ordinanza sindacale, il Comune prenderà provvedimenti legali per il recupero delle somme anticipate. In passato, durante l’amministrazione precedente, era stato presentato un progetto di insediamento residenziale per il recupero dell’area, ma il sindaco Consonni ha spiegato che il progetto mancava di alcuni requisiti secondo le regole del Piano di Governo del Territorio.

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