L’arresto di dieci scafisti in diverse province italiane ha riportato all’attenzione il dibattito sulle cause e le responsabilità degli arrivi di migranti via mare in Italia. Se guardiamo i numeri, non si tratta né di un’invasione né di un’emergenza. Negli ultimi dieci anni, gli sbarchi sulle coste italiane sono variati tra un minimo di 43.783 nel 2019 e un massimo di 140.923 nel 2023, senza influire significativamente sul numero di cittadini stranieri residenti regolarmente nel paese. È importante sottolineare che molte persone che arrivano in Italia presentano una richiesta d’asilo, considerando che nel 2023 c’erano 117 milioni di migranti forzati nel mondo. Gli scafisti sono solo la bassa manovalanza di organizzazioni criminali che gestiscono viaggi costosi e pericolosi. Le politiche migratorie restrittive rendono difficile l’accesso legale, costringendo molti a viaggiare clandestinamente. Il decreto Cutro, che restringe il diritto alla protezione per le vittime, aumenta la vulnerabilità dei migranti. È importante affrontare le reali cause di questo fenomeno anziché concentrarsi solo sugli arresti in mare.

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