I vigili del fuoco in azione vicino all’abitazione nella quale si è sprigionato il monossido

Nella notte di giovedì, a Mede Lomellina (Pavia), una famiglia è stata salvata da un’intossicazione da monossido di carbonio grazie alla prontezza con cui hanno chiamato i soccorsi. Mal di testa, vertigini, nausea e confusione hanno colpito i residenti di un’abitazione di viale Unione Sovietica a causa del cattivo funzionamento di una caldaia a legna che ha sprigionato carbonio.

I vigili del fuoco sono intervenuti immediatamente, insieme alle ambulanze della Croce Garlaschese e della Croce d’Oro di Sannazzaro, un’automedica del 118 e i carabinieri. Tre persone adulte, appartenenti allo stesso nucleo familiare, sono state trasportate d’urgenza al Pronto Soccorso dell’ospedale di Pavia: un uomo di 82 anni, una donna di 74 e un’altra donna di 55, probabilmente una coppia di coniugi con la figlia.

Grazie ai dispositivi automatici di rilevazione del monossido di carbonio, è stato possibile individuare il pericolo e attivare le procedure di emergenza, con particolare attenzione all’aerazione dei locali. Gli ispettori dell’Ats sono intervenuti per esaminare il sistema di riscaldamento a legna e valutare la situazione.

È importante sottolineare l’importanza di non sottovalutare i sintomi di un’intossicazione da monossido di carbonio e di agire prontamente chiamando i soccorsi. Solo così si può evitare il peggio e salvare vite umane, come è accaduto in questo caso a Mede Lomellina.

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