Il sindacato Uilpa si trova ad affrontare una situazione sempre più difficile all’interno del carcere di Busto Arsizio. Gli episodi di violenza si susseguono e i trasferimenti dei detenuti non sembrano essere una soluzione immediata. Il recente episodio in cui un ispettore è stato colpito da uno schiaffo da parte di un detenuto ha sollevato nuovamente la questione sulla sicurezza all’interno delle carceri italiane.

Il presidente di Antigone, Patrizio Gonnella, ha evidenziato come il numero di detenuti nelle carceri italiane abbia superato le 62.000 unità, raggiungendo quota che non si vedeva dal 2013, anno della sentenza Torreggiani della Corte europea dei diritti dell’uomo che ha condannato l’Italia per sovraffollamento carcerario.

La domanda che il sindacato si pone è quanto ancora si possa continuare in questa situazione. Gli operatori carcerari sono costantemente esposti a rischi di violenza e le condizioni di sovraffollamento non fanno che peggiorare la situazione. È necessario trovare soluzioni concrete per garantire la sicurezza di chi lavora all’interno delle carceri e per garantire il rispetto dei diritti umani dei detenuti.

La Uilpa chiede un intervento urgente da parte delle istituzioni competenti per affrontare questa emergenza e trovare soluzioni a lungo termine che possano migliorare le condizioni di lavoro e di vita all’interno delle carceri italiane. È fondamentale agire ora per evitare che episodi di violenza come quello avvenuto a Busto Arsizio si ripetano in futuro.

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