Il lago Bianco è stato al centro di un sopralluogo importante prima della chiusura invernale del passo Gavia, guidato dal procuratore di Sondrio Piero Basilone insieme al colonnello Andrea Turco, comandante dei Carabinieri forestali e ai colleghi di Valfurva. L’obiettivo era verificare la situazione in vista del ripristino dello status quo ante, dopo i danni causati dai lavori del progetto di adduzione d’acqua per l’innevamento artificiale delle piste da sci a S.Caterina.

I lavori, iniziati a luglio e sospesi in ottobre del 2023, erano stati approvati dalla Regione nel 2016 ma avevano incontrato l’opposizione degli ambientalisti. Il ripristino è stato effettuato manualmente da quattro operai, senza l’uso di macchinari per ridurre al minimo il disturbo all’ambiente. I Carabinieri forestali hanno controllato il lavoro durante e dopo e hanno reso conto alla Procura.

Durante una conferenza dei servizi il primo ottobre, sono stati condivisi i dettagli dei lavori, che prevedevano il taglio della parte sporgente del tubo di pescaggio d’acqua dal lago con occlusione definitiva e il ricoprimento del punto di fuoriuscita dal terreno con pietre presenti nel lago. Non sono stati effettuati altri interventi, poiché la vegetazione lacustre si era già riprodotta.

Il Comitato Salviamo il lago Bianco ha espresso delle perplessità, definendo il progetto di ripristino un “progetto di occultamento”. Resta da vedere come evolverà la situazione e se le misure adottate saranno sufficienti a ripristinare l’equilibrio naturale del lago.

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