La tecnologia sta avanzando a passi da gigante e sta influenzando sempre di più la nostra vita quotidiana. Un esempio concreto si è verificato a Torino, dove il Garante della privacy ha chiesto chiarimenti riguardo a un nuovo impianto di videosorveglianza che avrebbe utilizzato l’intelligenza artificiale per gestire il traffico in modo più efficiente. Tuttavia, la richiesta di specifiche tecniche e normative ha portato alla sospensione dell’impianto, dimostrando la necessità di regolamentare attentamente l’uso di queste tecnologie.

Anche Legnano si trova di fronte a una situazione simile, essendo una delle città più videosorvegliate dell’Alto Milanese. L’adozione dell’intelligenza artificiale sarebbe il prossimo passo per gestire i dati e avviare progetti di riconoscimento facciale. Tuttavia, l’utilizzo di queste tecnologie solleva preoccupazioni legittime riguardo alla privacy e alla custodia dei dati raccolti.

Il caso della società Equalize, coinvolta in uno scandalo di dossieraggio, ha evidenziato la necessità di regolamentare e monitorare attentamente l’uso dell’intelligenza artificiale. È fondamentale rispettare non solo la privacy delle persone, ma anche le direttive europee sull’utilizzo di queste tecnologie.

Per affrontare queste sfide, è essenziale coinvolgere amministratori, forze dell’ordine e esperti del settore in un dialogo costruttivo. Solo attraverso una regolamentazione chiara e condivisa sarà possibile sfruttare appieno i vantaggi offerti dalla tecnologia, garantendo al contempo la tutela dei diritti individuali.

Il convegno organizzato da Palazzo Leone Da Perego Sicurezza urbana integrata rappresenta un’importante occasione per discutere e trovare soluzioni condivise su questo delicato tema. È necessario agire con responsabilità e consapevolezza, per garantire un utilizzo etico e sicuro dell’intelligenza artificiale nel contesto della videosorveglianza.

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