Il corteo funebre di Silvio Berlusconi
Il corteo funebre di Silvio Berlusconi è stato diverso da quelli a cui siamo stati abituati in passato. Questa volta, l’ex presidente del Consiglio non è stato al centro della scena, ma ha partecipato come un semplice cittadino. È stato un percorso che Berlusconi ha fatto molte volte, come un pendolare tra la sua villa a San Martino in Arcore e Piazza del Duomo a Milano. Questa volta, però, è stato come un ritorno alle origini.
Non sappiamo se, come accade a molti, Berlusconi abbia rivisto la sua vita negli istanti prima della morte, ma di certo molti luoghi di Milano hanno rivisto lui. È stato come un’ultima passeggiata in assenza di sé stesso, un modo per rendere omaggio a traiettorie e itinerari familiari.
Berlusconi è partito nel primo pomeriggio, senza prendere la tangenziale, ma andando dritto al punto, quasi in linea d’aria. È arrivato puntuale alle 15:00 di fronte al portone della cattedrale, dopo aver attraversato le strade alberate, gli autobus fermi e il centro storico stretto dall’afa.
Infine, il Duomo appariva quasi candido e la sua piazza sembrava metafisica come quelle di Giorgio de Chirico. Da una parte c’era la moltitudine, dall’altra, oltre il portone, la solitudine. È stato un corteo funebre diverso, ma che ha reso omaggio alla vita di un uomo che ha fatto la storia del nostro paese.