Un cittadino iraniano di 38 anni è stato arrestato all’aeroporto di Malpensa lunedì 16 dicembre con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla violazione dell’International Emergency Economic Power Act e per la fornitura di supporto materiale ad un’organizzazione terroristica straniera, il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche. L’uomo è stato fermato mentre era in transito sul territorio nazionale, proveniente da Istanbul, e le autorità hanno sequestrato componenti elettroniche compatibili con la costruzione di armi letali come i droni.

L’arresto è legato all’attacco avvenuto in Giordania il 28 gennaio, che ha causato la morte di tre militari statunitensi e il ferimento di altri 40. L’uomo aveva una società in Svizzera attraverso la quale passavano sistemi di navigazione per droni e missili destinati al gruppo terroristico.

Dopo gli adempimenti di rito, l’uomo è stato condotto in stato di arresto nella Casa Circondariale di Busto Arsizio a disposizione della Corte d’Appello di Milano. La Corte ha convalidato l’arresto disponendo la custodia cautelare in carcere e si procederà all’estradizione negli Stati Uniti per i reati contestati. L’attività è stata svolta in collaborazione con le Autorità americane e al momento non sono emersi aspetti di interesse per la sicurezza del territorio nazionale.

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